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Il prisma che mette d'accordo web e desktop - Lo scorso inverno, grazie alle miti temperature della Mozilla Foundation, è sbocciato Prism, un nuovo germoglio di Firefox 3 da servire condito di applicazioni web di ultima generazione, per stupire i commensali, soddisfare i palati più raffinati e mettere a dieta tutti i browser dai 10 tab in su.

Mappa dell'articolo (i link saranno disponibili con la pubblicazione dei post corrispondenti):
cosa è e a cosa serve Prism
installare Prism su Windows, OSX e Linux
utilizzare Prism
• opzioni avanzate e plugin

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Il backup di tutti i nostri dati su Ubuntu

Per fare un backup di tutti i nostri dati e delle impostazioni personalizzate dei programmi (compresi i messaggi di posta elettronica, la rubrica e il calendario) su Linux non dobbiamo fare altro che copiare la directory home su un disco esterno. L'assenza del famigerato database delle impostazioni noto come Registro di Windows permette di raggruppare tutte le informazioni relative a un utente esclusivamente nella sua cartella, e così tutti i programmi si comportano in modo molto più coerente rispetto a Windows Xp e Vista. Se il Pc su cui lavoriamo all'improvviso smette di funzionare, possiamo reinstallare Ubuntu su un altra macchina, installare il programma di posta elettronica che utilizzavamo prima, trasferire la cartella home di backup e magicamente ricominciare a lavorare senza bisogno di ulteriori configurazioni. Chi ha trasferito il file PST di Outlook su un altro sistema, sa che su Windows un'operazione di questo genere è molto più complessa.
Per copiare la cartella home possiamo usare il gestore dei file di Ubuntu, trascinandola semplicemente su un disco esterno o in una cartella di rete, oppure possiamo utilizzare un programma di backup. Anche se i veri geek preferiscono creare il proprio script di backup da terminale, non c'è bisogno di complicarsi la vita. Per Ubuntu, anche se non fanno parte dei programmi predefiniti, ci sono almeno tre programmi già pronti all'uso: Keep, SimpleBackup e Home User Backup.

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Fra i tre, il programma più semplice è Home User Backup. Per installarlo dobbiamo avviare Sistema > Amministrazione > Gestore Pacchetti Synaptic, cliccare sul pulsante Cerca e inserire la parola hubackup. Dopo che avremo installato il pacchetto e le sue dipendenze (tutte operazioni automatiche con Synaptic) il programma è disponibile nel menu Sistema > Amministrazione, con due collegamenti Home User Backup e Home User Restore, il primo per effettuare la copia di tutti i file nella directory home, il secondo per ripristinarli nella stessa posizione. Al massimo possiamo scegliere un'altra cartella, escludere i file temporanei e musicali e scegliere il supporto o la cartella su cui salvare il backup, ma niente di più.



A un livello di difficoltà intermedio c'è Keep, che fa parte dell'ambiente desktop di Kde. Su Ubuntu funziona senza problemi anche se utilizziamo Gnome (ovvero se abbiamo installato la versione normale di Ubuntu, e non Kubuntu, la distribuzione basata su Kde, o Xubuntu, basato su Xfce, per un confronto fra Kde e Gnome v. http://www.psychocats.net/ubuntu/kdegnome). Può essere installato direttamente dal menu Applicazioni > Aggiungi/Rimuovi > Strumenti di sistema ed è pensato principalmente per il backup manuale (anche se può avviare un demone per il backup automatico).



Per configurare un set di impostazioni, basta cliccare su Add directory to backup e seguire la procedura guidata, che permette di indicare la cartella di origine, quella di destinazione e impostare una serie di parametri aggiuntivi, tra cui la frequenza con cui ripetere automaticamente il backup (se il demone è in funzione), la compressione e l'inclusione dei file speciali. Lasciando invariate le impostazioni predefinite basta cliccare su Finish per creare un set di impostazioni, che potremo avviare subito dopo.



Per avviare il set che abbiamo appena creato basta cliccare su Backup now. Il programma mostra una lista dei set di impostazioni, dalla quale possiamo selezionare uno o più set. Infine clicchiamo su Ok per avviare il backup.



Il più completo e flessibile è Simple Backup, che offre una serie di opzioni avanzate per decidere quali cartelle e quali tipologie di file includere, e un controllo maggiore sulla periodicità con cui effettuare e cancellare i backup. Per installarlo è necessario utilizzare Synaptic, come nel caso di Home User Backup, cercando il pacchetto sbackup. Dopo l'installazione, nel menu Sistema > Amministrazione troveremo i collegamenti Simple Backup Config e Simple Backup Restore. Avviando Simple Backup Config possiamo configurare tutti i parametri del set di backup, ma anche avviarlo manualmente.



Se selezioniamo Use recommended backup settings, verranno applicate le impostazioni predefinite, che prevedono un backup incrementale giornaliero (ovvero vengono salvati solo i file aggiunti o modificati) e un backup completo settimanale, verso la directory /var/backup. Le directory di origine in questo caso sono la cartella home dell'utente che lo avvia, e le cartelle di sistema /etc (configurazioni di sistema), /usr/local e /var. Sono esclusi tutti i file multimediali, i file di cache, quelli temporanei e quelli che superano i 100 MB.



Per cambiare tutte queste impostazioni basta selezionare Use custom backup settings, che per impostazione predefinita riporta le stesse regole, ma in compenso ci permette di modificare tutto quello che vogliamo.



Se invece di un backup automatico vogliamo eseguire un backup manuale, possiamo scegliere Manual backups only, che automaticamente imposta la frequenza di ripetizione nel tab Time su never (mai).



Terminata la configurazione basta cliccare sul pulsante Salva, per applicarla all'unico set di backup disponibile e quindi chiudere il programma cliccando su Chiudi. Se vogliamo avviare il backup immediatamente basta cliccare su Backup Now!



Il programma esegue il backup in background, ovvero senza disturbare le normali attività dell'utente, e non mostra una finestra di progresso. Appena viene avviato un finestra indica il numero identificativo del processo (PID), che potremo controllare da Sistema > Amministrazione > Monitor di sistema.



Per il ripristino è sufficiente cliccare su Sistema > Amministrazione > Simple Backup Restore scegliere la cartella in cui abbiamo salvato il backup (di solito è già impostata) e selezionare i file e le cartelle che vogliamo ripristinare.

Peso aggiuntivo dopo la cura: file al sicuro senza impazzire a tenere tutto in ordine.

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3 commenti:

Arlen ha detto...

ciao!
complimenti per il blog e grazie per le dritte...volevo solo chiederti su simple backup...praticamente mi salva tutto compreso gli aggiornamenti che ho fatto e tutto quello che ho installato con synaptic?? ti spiego,io vorrei formattare l'hd e reinstallare ubuntu ma lo rivorrei esattamente come adesso...simple backup me lo riporta allo stato di adesso??
grazie

gian luca ha detto...

Gli aggiornamenti e i programmi installati non te li ripristina, solo le impostazioni personalizzate e se lasci anche la directory /etc le impostazioni del sistema. Per fare una copia di una partizione intera, così dopo la puoi ripristinare senza dover re-installare niente devi usare dd oppure pcopy. Purtroppo sono tutti e due da riga di comando, e io ho provato solo dd su OSX quindi non sono sicuro dei parametri da usare. Usare i programmi di backup come simple backup per copiare tutto quasi sicuramente genera dei problemi di permessi, link simbolici e altro. Con dd il vantaggio è che dopo è veramente semplice ripristinare una partizione perché ti basta utilizzare il cd live di Ubuntu. Indago un po' perché interessa anche a me. Sono sicuro che la copia raw con software come Acronis TrueImage delle partizioni ext3 non è affidabile.
Ciao e grazie per il commento!

gian luca ha detto...

Ho trovato qualcosa di meglio, è partimage, ed è integrato anche nel live Cd di Gparted che si può scaricare da qui http://gparted-livecd.tuxfamily.org/ . L'interfaccia è decisamente più utilizzabile, il prima possibile preparo una guida.

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